lunedì 12 agosto 2013

Quando le cose si fanno male. Il TAR Sardegna annulla 4 diversi provvedimenti della delibera regionale sul dimensionamento scolastico dell'a.s. 2013-14.

Quando le cose si fanno male.
Il TAR Sardegna annulla 4 diversi provvedimenti della delibera regionale sul dimensionamento scolastico dell'a.s. 2013-14.
 
Con distinte sentenze depositate tra il 5 e il 6 agosto il TAR Sardegna ha accolto diversi ricorsi presentati da genitori, alunni, docenti e personale ata delle scuole oggetto di dimensionamento. Il TAR ha giudicato i provvedimenti assunti dalla Giunta Regionale illegittimi sul piano procedurale e/o per la carenza di motivazione e annullato i provvedimenti riguardanti diverse scuole. In particolare il TAR ha aannullato i seguenti provvedimenti:
- la soppressione della Scuola Media Manno (divisa dal Decreto regionale tra la scuola media Alfieri/Conservatorio; l’istituto comprensivo Santa Caterina Secondaria Spano/ De Amicis via Piceno); e la Scuola media Ugo Foscolo.
- la soppressione dell'IIS Deledda (diviso tra l'IP Azuni e il De Sanctis);
l’accorpamento della scuola di S. Alenixedda nella Direzione didattica di via Castiglione.
- Per il trasferimento delle classi dell'indirizzo economico sociale dall'I.M. Eleonora d'Arborea all'I.M. De Sanctis, che era stato oggetto di annullamento del provvedimento, il TAR ha dichirato la cessata materia del contendere, condannando comunque la Ragione alle spese giudiziali perché il provvedimento di rettifica era stato assunto dopo l'instaurarsi del contenzioso.
Il TAR ha invece rigettato il ricorso dei genitori e docenti della scuola elementare del Sacro Cuore di via San Giovanni perché non risulta soppressa.
Non dobbiamo dimenticare che la Regione Sardegna, nell'adottare i provvedimenti di dimensionamento ai sensi del Decerto 112/98 ha accolto le proposte dei comuni e delle provincie. Quindi chi ha mal operato non è soltanto la Regione, che quest'anno si è mossa con grande ritardo, ma anche i comuni e la Provincia che ha adottato alcuni provvedimenti in modo poco condiviso, ciò che ha suscitato la reazione di massa di genitori, docenti, alunni e personale. 
 
Ora si dovrà dare esecuzione immediata alle sentenze e ciò sarà un problema sia delle scuole coinvolte da questi provvedimenti, sia dell'Ufficio Scolastico Provinciale che dovranno rivedere tutti i provvedimenti conseguenti al dimensionamento, come l'individuazione dei soprannumerari, i loro conseguenti trasferimenti. Tutto questo mentre l'ufficio scolasticoè già impegnato a pieno organico per le utilizzazioni, le assegnazioni provvisorie e le definizioni degli organici di fatto del personale docente e ATA. Chi conosca quanto lavoro abbia comportato questa delibera regionale per le scuole e i loro impiegati, per i docenti e genitori, per tutto il personale coinvolto, sa che questo doppio lavoro non sarà mai remunerato e né riconosciuto. Però un avvertimento è stato dato ai nostri amministratori e ci si augura che nei prossimi anni le operazioni di dimensionamento siano fatte con la dovuta attenzione ai problemi delle scuole e degli studenti, senza cedere alla pressione dei governi che chiedono soltanto tagli all'amministrazione e al funzionamento delle scuole pubbliche. In Sardegna le dirigenze sono scese nel giro di 15 anni da 440 a 267. Anche questo è uno die tanti allarmanti segnali della grave crisi che ha colpito la scuola pubblica della nostra Regione.
Andrea Degiorgi - COBAS Cagliari

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