martedì 15 gennaio 2013

Coordinamento delle scuole di Ferrara e provincia “La scuola è di tutti”


Amelia Marchi, Ferrara

“La scuola è di tutti” è un coordinamento composto da insegnanti “liberi e pensanti” provenienti da diversi istituti della città e provincia. Spinti dalla sempre più preoccupante situazione in cui versa la scuola pubblica statale, molti docenti hanno deciso di unirsi per denunciare i problemi e le disfunzioni cui ogni giorno sono sottoposti tutti coloro che vi operano, in primis gli studenti... Tra gli scopi del coordinamento rientrano la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, l’opposizione al sempre più marcato intento di privatizzazione dell’istruzione, l’obiettivo di garantire a tutti il diritto allo studio e a un’istruzione di qualità, la messa in sicurezza degli ambienti scolastici attualmente ben lontani dalla legalità, il coinvolgimento di tutte le forze sociali sensibili alla difesa di un bene di tutti: la “scuola della Costituzione”.
“La scuola è di tutti” ha aderito al Coordinamento nazionale “Scuola pubblica: di tutti per tutti”, sorto a Roma il dicembre scorso.
Alcuni docenti del Coordinamento di Ferrara si sono recati Lunedì 24/12/2012 dal Prefetto della loro città per consegnare le firme di una petizione in difesa della Scuola pubblica effettuata dalla Commissione per la cittadinanza attiva, sorta presso l’Istituto L. Einaudi di Ferrara, alla quale si sono uniti in questa occasione insegnanti di altre scuole.
Consapevoli di rappresentare lo Stato in uno dei suoi più alti compiti, l’educazione e la formazione culturale delle giovani generazioni, i docenti di Ferrara hanno consegnato, a chi rappresenta lo Stato sul territorio, mille firme di cittadini contro i tagli alla scuola pubblica.
Le mille firme sono state raccolte in sole sei ore di lavoro, suddivise in due sabati in piazza; mille firme di passanti, non solo di cittadini ferraresi, ma anche di tante persone altrove residenti che si sono trovare a transitare per il centro storico della città nei sabati del 24 novembre e dell’ 1 dicembre, cittadini che, all’ invito a mettere una firma per testimoniare la loro solidarietà, si sono fermati ed hanno firmato, facendo spesso anche la fila al banchetto e attendendo pazientemente il proprio turno, per dire che la scuola pubblica è un supremo bene nazionale e che ad essa le forze politiche dovrebbero davvero guardare come ad un settore di investimento e riqualificazione.
Queste firme sono emblematiche di un desiderio collettivo che c’è nel Paese: quello di un cambiamento di rotta in tema di politiche scolastiche.
Il Prefetto della nostra città si è mostrata un’interlocutrice, prima ancora che istituzionalmente, umanamente e culturalmente sensibile e consapevole che davvero la scuola deve tornare ad essere quel luogo di alta formazione, di alta maturazione delle idealità di cui i nostri giovani hanno bisogno.
I docenti del Coordinamento di Ferrara, prima del 2 febbraio, prevedono le seguenti iniziative:
• la partecipazione ad una conferenza stampa, in cui annunciare: l’adesione al Coordinamento Nazionale Scuola di Roma e alle sue proposte programmatiche; la presentazione di un manifesto i cui punti riprenderanno quelli enunciati nel manifesto dei colleghi di Torino, “Insegnanti Arrabbiati”, a cui il Coordinamento di Ferrara aderisce; le iniziative in programma nella città;
• un banchetto nel centro di Ferrara, il giorno 26 gennaio, con distribuzione di volantini che esprimeranno solidarietà a tutte le forze sociali colpite dalla crisi (anche in vista della manifestazione a Roma del 2 febbraio) e in cui vi sarà la possibilità, per i cittadini, di lasciare un messaggio su ciò che essi vorrebbero vedere realizzato dalle forze politiche per il soddisfacimento dei propri bisogni in ambito sociale (il lavoro, i servizi, la qualità della vita); questi messaggi formeranno un “libro delle idee e delle necessità” che gli insegnanti si impegneranno a recapitare nelle sedi di quei partiti che, dopo le elezioni, avranno responsabilità di governo per la prossima legislatura;
• la divulgazione del programma della manifestazione a Roma del 2 febbraio, alla quale parteciperanno alcuni insegnanti del Coordinamento ferrarese.

Si prenderanno in considerazione successivamente iniziative di incontro con le organizzazioni degli studenti, ad esempio i collettivi universitari o il coordinamento degli studenti medi.
Viene scelta come data per una prossima manifestazione cittadina il 17 febbraio:anniversario del rogo di Giordano Bruno e giornata del libero pensiero.

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