giovedì 27 dicembre 2012

Volantino per il 28 dicembre: 1 LIBRO PER 1 MINUTO


Coordinamento Insegnanti Cagliari
 La Scuola Pubblica, istituita dalla nostra Costituzione repubblicana, dal dopoguerra ad oggi ha garantito (pur con limiti e difetti) il diritto allo studio in tutto lo Stato italiano, dando la possibilità a tutti i cittadini di studiare...
con costi contenuti, soprattutto se si confrontano con il passato e con altri Paesi. Oggi però la scuola dei nostri e dei vostri figli e nipoti, si trova a vivere un momento di grave crisi in seguito ai continui tagli (oltre otto miliardi di euro nel solo triennio 2009/2011) decisi dai governi che si sono succeduti in questi ultimi decenni. Questi tagli hanno determinato molte drammatiche conseguenze spesso ignorate dagli organi di informazione:
-      aumento del numero di studenti per classe, con una limitazione del tempo che ciascun insegnante può dedicare a ciascun allievo;
-      riduzione delle ore di scuola (determinato dalla cosiddetta Riforma Gelmini, che di fatto è una semplice riduzione del tempo scuola);  
-      riduzione delle materie di studio caratterizzanti i diversi corsi e in particolare delle ore di laboratorio negli istituti professionali e tecnici, con conseguente peggioramento della formazione professionale degli allievi;
-      riduzione delle ore di sostegno per i portatori di handicap;
-      riduzione di oltre il 20% del personale ATA (collaboratori scolastici, amministrativi e tecnici) proprio nel momento in cui si sono attribuite nuove incombenze alla scuola, aumentando i carichi di lavoro, rendendo sistematico il ricorso allo straordinario, e peggiorando il servizio offerto;
-      mancata nomina dei supplenti in occasione delle assenze dei docenti, con sistematica riduzione dell’effettivo orario delle lezioni;
-      inefficienza delle strutture scolastiche, che hanno bisogno di cura e manutenzione continua, senza la quale, lavorare diventa veramente difficile.    
Tutto ciò mentre si continua a finanziare la scuola privata
(contravvenendo a quanto previsto nella nostra Costituzione)
Nonostante questa continua e sistematica riduzione degli investimenti, e dell’aumento dei carichi di lavoro per tutti, l’impegno dei docenti e degli altri operatori scolastici è stato costante, a fronte di un blocco totale, dal 2009, degli stipendi e degli scatti di progressione carriera e della perdita del posto di lavoro di migliaia di precari “storici”.  
Il governo Monti ha recentemente proposto di aumentare le ore di lezione dei docenti delle scuole secondarie a 24 ore, senza un euro di aumento, fingendo di ignorare che il lavoro dei docenti non si esaurisce nella lezione e nella partecipazione agli organi collegiali, ma comprende continui e studi e un’organizzazione sistematica, un “lavoro sommerso” che assomma a migliaia di ore annue, e che in altri Paesi è stato calcolato con precisione (per es. in Austria si valuta in 40 ore settimanali). Aumentare le ore di lavoro del personale e dei docenti significa abbassare la qualità dell’istruzione, peggiorare la preparazione degli studenti, ostacolare il recupero dei ragazzi con difficoltà e aumentare la selezione.
La conoscenza e l’istruzione sono beni comuni primari, diritti irrinunciabili e decisivi per un Paese che riprenda a guardare avanti e che voglia creare opportunità per le giovani generazioni.
Chiediamo ATTENZIONE per la scuola pubblica, RISPETTO per i lavoratori e le lavoratrici che ogni giorno contribuiscono a far funzionare il sistema scuola tra mille difficoltà, RICONOSCIMENTO del loro ruolo fondamentale.
Chiediamo perciò il sostegno attivo affinché il prossimo governo metta la Scuola Pubblica al centro della sua agenda politica, e in particolare:
-      investire sulla Scuola Pubblica, dirottandovi fondi che si danno alle scuole private e aumentando il budget per l’istruzione e aumentare gli stipendi dei docenti e del personale scolastico;
-      riformare i quadri orari, ripensando alle finalità della scuola;
-      creare un turn over del personale immettendo in ruolo sui posti disponibili i precari storici e i giovani laureati.
                                                                                                                                              http://coordinamentoinsegnanticagliari.blogspot.com

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