sabato 10 novembre 2012

Fermo - Mozione collegio docenti Liceo Classico "A.Caro"

Mozione di protesta contro art.3 dell DDL di Stabilità 2013 redatta dal Collegio Docenti dell'8/11/2012
DOCUMENTO  DEL COLLEGIO DEI DOCENTI  DELLL’8/11/2012
Del Liceo Classico e del Liceo delle Scienze umane “Annibal Caro” di FERMO
In attesa che passino al vaglio della Commissione Bilancio le proposte di emendamento  della Commissione cultura della Camera sull’art. 3 del DDl di Stabilità 2013, commi 42, 43,45 , il Collegio dei Docenti del Liceo classico e del Liceo delle Scienze umane “ A. Caro” di Fermo  esprime  indignazione, grave preoccupazione e profondo dissenso nei confronti...
del suddetto articolo , della dequalificazione della scuola pubblica e della mortificazione della professionalità docente che ne derivano .
Il collegio docenti esprime  la sua contrarietà  alla prosecuzione di una politica miope nei confronti della scuola  caratterizzata da tagli di risorse e di personale, nonché da una strisciante quanto diffusa campagna di denigrazione degli insegnanti come lavoratori privilegiati,” fannulloni” , da trattare, ora, a colpi di ” bastone e di carote”; esprime, inoltre, la sua contrarietà rispetto  ai  seguenti provvedimenti all’ordine del giorno dell’agenda politica del governo:
Decreto di Stabilità  che con l’aumento dell’orario settimanale dei docenti da 18 a 24 ore ( art. 3, commi 42-45) con l’art.3, commi 43-44 sulla mancata monetizzazione delle ferie al personale docente precario, introduce un’abrogazione unilaterale del CCNL, come confermato dal comma 45 del medesimo art.:”le disposizioni di cui ai commi dal 42 al 44 non possono essere derogate dai cotratti collettivi nazionali di lavoro…”
Decreto di Stabilità che con un ulteriore taglio di risorse e di personale per la Scuola, calcolato in circa 30.000 posti di lavoro, comporterà una precarizzazione del lavoro stabile e l’ “istituzionalizzazione” del lavoro precario, con una inevitabile ricaduta negativa sulla didattica e sulle condizioni dell’apprendimento; si produrrà, infatti, un’ulteriore frantumazione e parcellizzazione dell’orario di cattedra ,già duramente messo alla prova dall’istituzione delle classi di concorso atipiche e dall’innalzamento dell’orario di cattedra a 18 ore, voluti dalla ” Riforma Gelmini” .
Decreto di Stabilità che con l’aumento dell’orario di lavoro  dei docenti non intende  potenziare il numero delle ore di lezione impartite in una singola classe  ( che sono ,anzi , state notevolmente ridotte dalla Riforma Gelmini  e per di più in  discipline  di valenza trasversale o  caratterizzanti l’indirizzo), ma significherà copertura di spezzoni orari, supplenze temporanee, supplenze su sostegno, ore aggiuntive, recupero e potenziamento. Il numero maggiore di classi che toccherà al singolo docente si tradurrà, quindi, in una didattica sempre meno “individualizzata”.
La rottura del   tavolo di trattative tra Miur e Organizzazioni sindacali, lo scorso 11 ottobre,  sul recupero degli scatti di anzianità  ai fini delle progressioni di carriera del personale docente e ata, da sempre l’unico elemento di sviluppo delle retribuzioni per il personale della scuola. Gravissimo appare, infatti, che mentre si proclama la volontà di destinare il prossimo contratto alla valorizzazione delle professionalità, si continui ad allontanare nel tempo la stagione di un rinnovo più volte rinviato e si manometta  con interventi unilaterali il quadro delle disposizioni contrattuali vigenti.
Il DDL  953 (ex Aprea) che tende a smantellare la scuola statale garantita dalla Costituzione; infatti  il Consiglio dell’autonomia (ex Consiglio d’istituto) elabora un “statuto autonomo”, diverso da scuola a scuola, relativo alla gestione dell’istituto, all’organizzazione degli organi interni e al rapporto tra le componenti che ne fanno parte. L’adozione di statuti autonomi marcherà differenze anche sensibili tra scuola e scuola , minando principi che sovrintendono all’unitarietà del sistema scolastico nazionale, pericolosa deroga alla tutela da parte dello Stato dell’esercizio del diritto allo studio di Tutti  gli studenti, nonché  a quello costituzionalmente sancito della libertà d’insegnamento.
Il DDL 953 (ex Aprea) in cui l’organizzazione delle scuole  assume una forte caratterizzazione aziendale, con partecipazione al Consiglio dell’Autonomia  di esterni che, soprattutto se erogatori di fondi, possono condizionare la gestione e mettere in discussione principi di democrazia. In ragione del loro finanziamento esterno i soggetti privati possono influenzare pesantemente i programmi e la didattica. La scuola ha il compito di offrire a tutti pari opportunità di istruzione, indipendentemente dal territorio in cui vivono, dal reddito delle proprie famiglie e dai finanziamenti esterni.
Il concorso ordinario, bandito per l’assunzione di docenti a tempo indeterminato il cui espletamento comporta un inutile aggravio di spesa nel settore scuola , non giustificabile nell’attuale momento di grave crisi economica,  tanto più che l’assunzione di personale precario avverrebbe su posti che andranno inevitabilmente tagliati; inoltre il concorso non è aperto ai neolaureati, ma a precari la cui preparazione è già stata certificata, spesso, da master, SSIS e concorsi precedenti; questo, pertanto, produrrà una graduatoria fotocopia delle GAE già esistenti, ma modificate nell’ordine;
insomma, un nuovo doppio canale di cui non si comprende l’esigenza.

Visto quanto sopra e in ragione della gravità di quanto rilevato, il Collegio dei docenti del Liceo classico e del Liceo delle Scienze umane “ A. Caro” di Fermo 
                                                                                  CHIEDE
  • Il ritiro immediato dell’art.3 ,commi 42, 43,45, del DDL di Stabilità che aumenta l’orario di lavoro settimanale da 18 a 24 ore, in cambio della possibilità di usufruire di 15 giorni in più di ferie, da maturare nel periodo estivo, e che costringe a lavorare 1/3 delle ore in più , a invarianza di stipendio ,  violando gli artt. 28 e 29 del CCNL 2006-2009.
  • Il rinnovo del  CCNL e il riconoscimento della centralità del contratto nazionale e del contratto integrativo d’istituto, più volte messi sotto attacco da leggi del Parlamento, come il DL. 150/2009 (legge Brunetta) che in maniera unilaterale interviene sul contenuto della contrattazione d’istituto nonché il rispetto degli accordi contrattuali sull’importo del FIS, già firmati nel 2007.                                                 
  • Lo stanziamento immediato di tutte le risorse utili alla copertura totale degli scatti di anzianità, bloccati dal 2009 , senza ulteriori decurtazioni dal bilancio della scuola statale e il recupero delle risorse del “Fondo per la valorizzazione dell’istruzione “,  (tale fondo  era finanziato dal 30% dei risparmi che il DL 112/2012 destinava alla valorizzazione degli insegnanti).
  • Provvedimenti efficaci tesi al recupero della dignità e credibilità della categoria docente, già mortificata dal blocco del CCNL e degli scatti di anzianità, a cominciare dal riconoscimento economico e contrattuale del lavoro sommerso che chiediamo di poter svolgere in orario pomeridiano, in spazi e con strumenti adeguati, così come si verifica nelle scuole europee, il cui modello prevede un orario di cattedra equivalente a quello italiano, con compenso sensibilmente superiore.
  • La revisione della materia in merito alle cosiddette “ classi di concorso atipiche” che  hanno generato uno scadimento della specificità degli indirizzi di studio e una perdita della ricchezza delle professionalità all’interno della scuola pubblica; una eccessiva frantumazione dell’orario di cattedra, con  grave danno della qualità della didattica, nonché un peggioramento delle condizioni di lavoro per i docenti ,rese spesso insostenibili dai pesanti tagli di organico degli anni scorsi  e dalla costituzione di classi sempre più numerose.
  • Il ripristino, almeno nel biennio dell’obbligo,  delle ore tagliate dalla cosiddetta “Riforma Gelmini”,   in discipline spesso fondamentali per il recupero di competenze trasversali , se è vero che si vuole aumentare l’orario di lavoro dei docenti, e non piuttosto procedere ad un ulteriore e ingiustificato taglio di risorse e posti di lavoro nella scuola . Infatti  la Spending review richiedeva di contribuire alla tenuta dei conti pubblici per circa 183 milioni di euro e non per 723 miloni come avrebbe, invece, consentito la misura delle 24 ore
  • Un serio piano di investimenti sulla scuola pubblica con uno sguardo sensibile alla specificità della sua realtà, che non può essere assimilata a quella di un qualunque altro settore produttivo dell’economia e della finanza, nella consapevolezza che si tratta di investimenti sul lungo termine, perché lo Stato che investe sugli insegnanti e sulla Scuola investe sul proprio futuro,  se è vero che  è compito della Scuola  promuovere  la rinascita e lo sviluppo economico, sociale e civile del nostro Paese.
  • L’apertura di un reale confronto della politica sui problemi della scuola e  sulla riforma degli organi collegiali, DD L.953  (ex –Aprea),con i docenti, le forze sociali, gli studenti, le istituzioni locali, perché non si può approvare una legge fondamentale per garantire la partecipazione democratica e il funzionamento degli organi di governo dell’autonomia scolastica nel chiuso delle stanze delle commissioni parlamentari.                                                                              
     
Il Collegio dei docenti del Liceo classico e del Liceo delle Scienze umane “A.Caro” di Fermo ,in accordo con analoghe iniziative promosse da altri istituti del Fermano e da molteplici Istituti sul territorio nazionale,

                                                                           Propone di
  1. Promuovere iniziative di sensibilizzazione degli studenti, delle famiglie e della cittadinanza : in primo luogo  di inviare questo documento ai rappresentanti d’Istituto di genitori e alunni; successivamente di indire un’assemblea autoconvocata , in orario pomeridiano, aperta  a genitori e alunni per  spiegare le ragioni della protesta. A tal fine verrà pubblicata sul sito della scuola una sintesi di tale documento.
  2. Collaborare con il Coordinamento del Fermano e  con i docenti degli altri istituti regionali e nazionali agli scopi suddetti.

Invita tutti i membri del Collegio
  1. All’autosospensione da ogni incarico aggiuntivo oltre l’orario d’obbligo, fatte salve le attività legate all’Orientamento e all’Alternanza Scuola-Lavoro. Tale sospensione  si protrarrà fino alla risoluzione delle due vertenze oggetto dello sciopero generale  del 24/11/2012.
  2. Il blocco di tutte le attività extracurriculari non esplicitamente previste dal CCNL come obbligatorie: viaggi d’istruzione, uscite didattiche, ecc;
  3. Il blocco dell’adozione dei libri di testo
Per salvaguardare la conoscenza quale bene comune e per restituire dignità al lavoro, dopo anni di tagli e assenza di un Progetto educativo complessivo, si chiede la collaborazione di genitori e alunni alla nostra azione di protesta.

Fermo, 8/11/2012

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